Per la prima volta il Pattinodromo delle Quattro Fontane accoglierà un ospite d’onore in occasione della finalissima di quest’oggi, sabato 30 luglio 2022. L’arbitro internazionale Luigi Lamonica, ritiratosi nel maggio scorso dopo aver diretto la finale di Euroleague tra Anadolu Efes Istanbul e Real Madrid alla Stark Arena di Belgrado davanti a 15.000 spettatori, riceverà il Premio Paolo Zanon nella “TdS Arena” del Lido di Venezia.
Come da tradizione, a consegnare il premio, sarà la famiglia Zanon con il nostro Stefano Cazzaro, amico e collega di Paolo.


TRA I MOSTRI SACRI DEL BASKET MONDIALE
7a edizione del premio Paolo Zanon
Il 26 giugno scorso ha esordito la nazionale italiana allenata dalla mosca atomica, chissà se è ancora consentito accostare un soprannome simile all’autorevole ruolo di commissario tecnico. Probabilmente per rendere più soft il debutto del coach, dopo tante polemiche scaturite dal sorprendente incarico, la prima apparizione degli azzurri di Pozzecco è stata un’amichevole disputata a Trieste, sua città natale, contro la nazionale della confinante Slovenia. I detentori del titolo continentale non hanno sminuito lo scrimmage, poi vinto come da pronostico, e hanno schierato le loro celebri stelle della National Basketball Association, Goran Dragic e Luka Doncic. Devo esser sincero, non ho visto la partita, anche perché ultimamente ho perso un bel po’ di passione per il gioco della palla a spicchi, tuttavia il giorno seguente, incuriosito dal clamore per l’eccentrica e furba scelta operata da un vecchio democristiano come Gianni Petrucci, ho dato una rapida occhiata ad alcuni siti di basket per conoscere il risultato e dare una sbirciatina alle statistiche di Magic Luka. Niente di magico per il mago dei Dallas Mavericks, come niente di particolare sono state le cifre di Dragic, quel che però ha attirato la mia attenzione è stata la lettura dei nomi della terna arbitrale, sforzo visivo che credo non faccia più nessuno tanto che non sempre sono riportati nei tabellini degli score. Non so perché ma il 27 giugno quello sforzo l’ho fatto e, con immenso piacere e un pizzico di fierezza, ho appreso che uno dei tre fischietti era Giacomo Dori da Mirano, Venezia. Giacomo ha partecipato come arbitro ad alcune edizioni del nostro torneo e nel 2014 è stato il primo assegnatario del riconoscimento alla memoria del veneziano Paolo Zanon, l’arbitro internazionale che il comitato del Torneo dei Sestieri, insieme al suo amico e collega Stefano Cazzaro, celebra ogni anno durante la serata finale della manifestazione. Anche in questa caldissima estate del 2022, dopo due anni di sosta forzata e involontaria, al TdS ricorderemo Paolo, a nove anni dalla sua scomparsa. Il premio a lui titolato è un riconoscimento destinato a un promettente giovane arbitro veneto che si è contraddistinto durante la stagione agonistica. Le anomalie delle ultime due annate sportive ci hanno però impedito di individuare un meritevole successore di Giacomo, e degli altri ragazzi premiati in questi anni, anche se abbiamo intravisto alcuni interessanti germogli proprio tra i giovanissimi arbitri del Centro Storico. Andrea Tressoldi, Saul Poletto, Arvin Albertini hanno egregiamente colmato le carenze di un movimento cestistico che sta vivendo una crisi profonda, non solo nella nostra Venezia. Instancabili, sono stati loro ad arbitrare quasi tutte le partite giovanili disputate in Laguna, dove accade spesso che le squadre ospiti giungano seccate dalla trasferta o nemmeno si presentino con conseguente sconfitta a tavolino, nonostante l’appartenenza alla stessa Città Metropolitana, con tanto di unico sindaco. A questi giovani arbitri dobbiamo attribuire un ringraziamento speciale con sinceri complimenti ma, soprattutto, un grande incoraggiamento a continuare a coltivare la passione per la pallacanestro anche sotto la grigia veste di direttori di gara. Non solo perché si tratta di ruolo essenziale per il nostro amato gioco ma anche perché rappresenta un viatico verso soddisfazioni inaccessibili come giocatori. Ed è ciò che è accaduto a Paolo Zanon. Nonostante fosse un buon giocatore della Reyer, come lo è stato suo fratello Massimo, playmaker nella Canon Prora di Steve Hawes, ha deciso di dedicarsi all’arbitraggio e ha avuto così l’opportunità di scendere sullo stesso campo con mostri sacri della pallacanestro mondiale come Dino Meneghin, Mike d’Antoni, Pierluigi Marzorati, Bob McAdoo, Dragan Kićanović, Nikos Galis, Drazen Praja Dalipagic, Antonello Riva, Oscar Schimdt, Juan Antonio San Epifanio, Drazen Petrovic… Qui interrompo la breve elencazione che potrebbe durare all’infinito ma basterà senz’altro ad emozionare qualcuno di voi lettori più attempati o nostalgici. L’ancora giovanissimo Giacomo ha molta strada da fare tuttavia ha già avuto l’occasione di correre lo stesso parquet affianco a Gigi Datome e Luka Doncic. Proprio una bella tappa per un ragazzo transitato pure per la splendida arena a cielo aperto del Torneo dei Sestieri, che quest’anno destinerà il premio Zanon eccezionalmente ad un altro mostro sacro, ovvero Luigi Lamonica da Pescara, ritiratosi poche settimane fa dopo aver diretto la decima finale di Eurolega. Quando l’ho contatto per dirgli la nostra intenzione di premiarlo, mi ha risposto all’istante: “Sarà per me un grande onore ricevere il premio intitolato a uno dei più grandi arbitri che la Pallacanestro Italiana abbia mai avuto!”. E se lo dice lui, potete fidarvi.
Simone Rauch
Albo d’oro Premio Zanon – Torneo dei Sestieri
2014 – Giacomo Dori
2015 – Alberto Perocco
2016 – Diego Secchieri
2017 – Mattia De Rico
2018 – Thomas Corrò
2019 – Helmi Tognazzo
2022 – Luigi Lamonica – premio speciale alla carriera



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