Gironi in archivio, due semifinaliste già designate e spareggi in menù per giovedì: la 16ª edizione del TdS è al fatidico giro di boa, tra chi ringrazia che ci sia il giorno di stop (un po’ per mettere ghiaccio sulle ginocchia, un po’ per prendersi una pausa da malto e luppolo) e chi intravede già l’horror vacui che lo aspetta al varco da domenica, quando questo giochino sarà finito.
Intanto ci godiamo tribune e bar strapieni – anche di terrafermicoli attratti come non mai dall’evento – e le nuove generazioni che hanno popolato il Pattinodromo in questi giorni che saranno costrette a chiedersi cosa fare questa sera senza TdS.
L’appuntamento però è solo rimandato a domani, per i ritrovati spareggi che danno il via agli incontri da ‘win or go home’.
LIDO 71 – 60 CASTEO
Chi vi scrive ieri l’ha visto, quell’incrocio di sguardi tra i capisestiere Saoner e Vianello ad inizio quarto periodo, come se d’un colpo si fosse rinverdita quella rivalità che, tra il 2011 e il 2014, ha dato vita ad epiche finali. È stato bello: un inatteso throwback al TdS che fu di cui dobbiamo ringraziare una rediviva Casteo, in grado di impensierire davvero i lidensi di coach Serena grazie ad una rimonta confezionata con ritmo e difesa.
Chiedevamo la reazione dei rossi ed è arrivata, altroché se è arrivata. Poi però Sao Jr., nel ruolo del guastafeste, ha preso per mano i suoi nel momento di difficoltà e li ha portati a ri-distanziare dei castellani quanto mai determinati e riluttanti alla sconfitta.
Quel che esce da questa sfida è allora il messaggio che i ragazzi di Nardo lanciano alle future contendenti, a partire da Santa Croce/San Polo con cui saranno impegnati nello spareggio. La versione scialba e arrendevole vista all’esordio è solo un ricordo, i giovani hanno trovato la giusta determinazione e Frison pare volersi mettere sulle spalle i suoi, con tutta l’intenzione di approdare alle semifinali.
Quanto al Lido, pur a fronte di una paura – vera – vissuta tra terzo e quarto periodo, è impossibile non registrare la scioltezza con cui ha distanziato gli avversari sfruttando soprattutto quei centimetri sotto canestro che permettono doppie e terzi tiri distinguendo la compagine di coach Serena da tutte le altre.
La strada per la finale sembra spianata.
Casteo voto 7: ritrovata.
Lido voto 6: superiore.
CANNAREGIO 54 – 50 SANTA CROCE/SAN POLO
Per alcuni è stata una gara a perdere caratterizzata da un’infinità di tiri liberi gettati al vento. Per altri un’entusiasmante partita punto a punto.
Fatto sta che fino alle 23 passate le tribune del Pattinodromo erano gremite per uno scontro che si è rivelato più in equilibrio di quanto si pensasse alla vigilia.
Da un lato una Cannaregio dal grande potenziale ancora parzialmente inespresso, dall’altra una Santa Croce/San Polo che ha sì peccato di inesperienza, ma al contempo non si è mai data per vinta arrivando a giocarsi in volata una partita che pochi minuti prima sembrava persa.
I verdi di Ale Ragazzi non saranno forse il gruppo più coeso (ah, le malelingue!), ma sono a due vittorie su due sul fil di lana e hanno meritatamente strappato il pass diretto per la semifinale, sfruttando di volta in volta le folate dei tanti giocatori perimetrali di cui dispongono. I grigi di Sartor rappresentano invece la squadra più particolare del torneo: difficilmente intellegibile, tosta in difesa ma un po’ in difficoltà a trovare il canestro, contraddistinta al contempo da una leggerezza dovuta alla gioventù che potrebbe anche aiutare.
Se Sartor e Muner riusciranno a gestire qualche eccesso dei loro ragazzi, i numeri per strappare il pass per la semifinale pare che ci siano.
Vi consigliamo di non perdere lo spareggio con Casteo.
Cannaregio voto 6,5: concreta.
SX/SP voto 6-: sprecona.
The Leprechaun
Rispondi