La scena finale del TdS2017 sembra ispirarsi ai Vitelloni di Fellini con la tempesta che chiude la festa dell’estate. I ruoli dei più rappresentativi attori di allora per certi versi, anche dopo oltre 60 anni, sembrano cuciti addosso ai membri del comitato. Vedete voi a chi sembrano più vicini.
Ora come allora non è cambiato molto, chi beve, chi suona, chi balla, chi parla e basta, chi scappa… Ci siamo tutti, e del resto si sa che la storia, anche banale, come l’elezione di una Miss di provincia o il torneo del campetto, immancabilmente si ripete.
Anche da noi la tempesta si è abbattuta facendo svolazzare avvisi, seggiole e locandine decretando la fine di un’edizione tanto intensa quanto controversa e soprattutto indicandoci la strada del tornatevene a casa, per quest’anno è finita.
Tra la sagra di Malamocco e i Sestieri, meglio i Sestieri dove non si paga mai e se sta anca sentai, guardando i giovanotti correre su e giù per il campo. Ancora una volta abbiamo riempito la grande tribuna ma ci siamo scontrati con la “passività” di un pubblico, numeroso ma poco incline a partecipare attivamente e collaborare. In pochissimi hanno letto il Dai&Vai; molte sono state le copie intonse recuperate delle poche stampante. Lo sapevamo già ma ci abbiamo riprovato in quanto amanti di cocenti delusioni. Pochissimi poi hanno compilato il questionario. Solo 25 temerari, impietositi dai nostri sforzi. Rapportati alle oltre 1000 presenze registrate sabato, rappresentano una percentuale pressoché irrilevante. Anche per il concorso fotografico dedicato a Leonardo Costa, nonostante i bei premi distribuiti in questi anni e la sua natura social, è stata riscontrata una scarsa partecipazione. Il che è paradossale se consideriamo il mondo in cui viviamo, sempre più social, e che 997 persone delle 1000 presenti al Pattinodromo possiede uno smartphone pronto per scattare una foto (tutti tranne Jacopo Epis, Simone Rauch e Andrea Burcovich). Altrettanto incomprensibile se pensiamo che gli iscritti al gruppo facebook del TorneodeiSestieri sono più di mille 1100. Probabilmente chi ci segue vuole solo vedere delle partite di pallacanestro senza tanti orpelli, così come accadeva alle prime edizioni del campetto, appoggiati ad un albero. Se financo il punto di riferimento della pallacanestro minore veneziana, probabilmente il più attivo e seguito utente FB del territorio veneziano, tra i suoi immancabili post quotidiani, non ha avuto un pensiero per i “suoi ragazzi neroverdi” e la sua più grande passione insieme al Milan, è sicuro che abbiamo iniziato a stancare.
Tutta questa premessa per dirvi che sono state aggiornate le sezioni ALBO D’ORO (chi avesse una foto della premiazione di Orso è pregato di inviarcela) e la sezione DAL CAMPO 2017 dove troverete Lato Forte e l’unico Dai&Vai del 2017 con il Xe Finia e il bel racconto de il Poltronauta.
sr