Apprendo ora da Repubblica.it che quest’oggi il presidente della F.I.P. Gianni Petrucci ha presentato la nazionale più forte di sempre targata, nientepopòdimenoche Barilla, non nascondendo l’obiettivo di vincere l’Europeo Senior 2015. Cosa che ci auguriamo tutti. Non molto bene è invece andata alla nazionale U20 nell’Europeo che si è concluso ieri in quel di Lignano Sabbiadoro dopo due settimane di basket e mare.
La scorsa settimana, archiviato il TdS 2015 con lo stivaggio del campo per un letargo anticipato, ho deciso di cogliere l’invito di un amico di andare a vedere qualche partita del basket che conta in terra friulana. L’Official programme dell’evento FIBA, segnalava alcune rising star da tenere d’occhio, per le quali ci sarà senz’altro un futuro in Euroleague e forse anche in NBA. Mio compagno di viaggio è stato una leggenda del basket minore veneziano, quel Luigino De Faveri, che la settimana precedente non si è risparmiato alcune capatine al Pattinodromo del Lido per seguire il TdS da Oriago di Mira . Un gesto sincero, da vero appassionato, che non può che gratificare il lavoro del comitato. Gigi Mitraglia non annovera 10 promozioni ma può vantare, tra i suoi moltissimi allievi, due Campioni d’Italia senior, un primato che forse manca al coach de tuti i venexiani, intervistato proprio quest’oggi da il Gazzettino di Venezia. Si parte dalle 10 promozioni, per arrivare ai ricordi di Emilio di quanto era viva e partecipata la pallacanestro negli anni del boom nel centro storico veneziano. Reyer, Dienai, Laetitia, San Giobbe…. E ancora Misericordia, Cheba, Palavento… Epoche magiche, ineguagliabili e inimitabili, tuttavia se pensiamo alle 1500 presenze di sabato 11 luglio per vedere le sfide tra i ragazzi dei sestieri, forse un pò di quella magia è rimasta nell’insalubre aere lagunare. Francamente, considerate le scorse edizioni, i 1500 della finalissima potevamo anche aspettarceli, ma quel che non ci saremmo mai aspettati sono i 500 di due giornate feriali come lunedì e martedì, per delle sfide di girone senza alcuna rising stars in campo. A Lignano invece, sarà che era un mercoledì di seconda fase, per un Francia – Serbia c’erano 100 persone. Io, Mitraglia e più di un paio di rising stars compresi. Alla sera, per il prime-time delle 21,00 con la nazionale italiana di Akele e Fontecchio, le tribune erano molto più che mezze vuote. Numerosa e compatta, al solito e manco a dirlo, era la delegazione federale con un numero di effettivi che per pochissimo non superva quello dei giocatori.
Alla fine, per i molti che non avessero seguito l’evento, ha vinto la Serbia, la cui delegazione era formata dal solo staff tecnico: coach, 2 assistenti, il preparatore e il trainer alla Gianni Cavagnis. A proposito di basket boom!
sr